Google chrome beta per linux e mac!

Ebbene sì ragazzi è arrivata!

Proprio in questi minuti è stata anche inviata la mail a chi si era iscritto per ricevere un avviso quando fosse stata pronta la versione di Google Chrome per linux.

Che dire, io aveva già installato la versione unstable da tempo, e di tanto in tanto la provavo, ultimamente gli aggiornamenti si erano fatti più frequenti, e così il team di google ci ha regalato la beta del suo browser in anticipo rispetto al Natale.

Adesso sia gli utenti linux, sia i macachi hanno a disposizione un nuovo browser…

Collegandovi a questa pagina, verrà riconosciuto il vostro SO e potreste scaricare la versione adatta a voi ;)

Questo invece è il link al post ufficiale sul chrome-blog ;-)
[ad]

È giunta l’ora…

Devo tristemente annunciare la recente fine della gloriosa storia del mio buon vecchio dade-laptop.

Venerdì sera, mentre navigavo su facebook, sì è spento tutto **TACK** e da lì non ne ha più voluto sapere… Premendo il tasto di accensione, parte l’interfaccia audio dj ma il pc vero e proprio, non dà segni di vita… Le ho provate tutte: invertire i banchi di ram, staccare e riattaccarle il disco, resettare il bios, ma nada de nada… Dopo 4 anni e mezzo di onorato servizio se ne va in pensione, sbattendo la porta e senza salutare nessuno… e lasciandomi con l’eterno dubbio:

Lo compro ora il mac??? o aspetto l’anno nuovo???

si accettano consigli…

Intanto in memoria del caduto, vi lascio il link alla sua scheda tecnica:

ASUS A6775 GALH
[ad]

for technorati-: claim token X4W8338UB7Y2

Sincronizzare files tra due server e schedulare i backup

Nuovo capitolo delle mie avventure lavorative… Ieri ho impiegato la mia giornata nel configurare una nuova macchina come server di backup di un file server già presente nel nostro ufficio.

All’inizio di aprile avevo già provato l’ebrezza di installare un file server, con 4 dischi da 1 TB ciascuno in RAID 5. Ora quel server, usato soprattutto per backup di progetti adobe premiere, quindi file di grandi dimensioni, è quasi pieno (93% di spazio occupato, su 2 TB). La settimana scorsa così, è partito l’ordine per la nuova macchina, che dovrà eseguire il backup dei dati presenti su quel server. Un hp con 4 dischi da 1,5 TB.

Ho così scaricato la nuova versione di ubuntu server (9.10) e avviato l’installazione, partizionando il disco con volumi per il raid e installando il raid 5 software. Il multidevice RAID è stato configurato in modo da usare tutti i 4 dischi, senza prevedere un disco di spare (quindi bisogna ricordarsi di rivolgere qualche preghiera ogni tanto :P), per un totale di 4,5TB disponibili.
A questo punto dopo aver installato l’ssh :

sudo apt-get install openssh-server

… e la condivisione samba (maggiori informazioni qui) ho googleggiato un po’ per scoprire come configurare rsync e schedulare un backup da un server ad un’ora prestabilita della notte.

rsync è un ottimo programma per il backup da linea di comando e usa l’ssh per eseguire una copia tra due macchine in rete.

Le cose però si fanno più complicate quando bisogna schedulare il backup… Quando si stabilisce una connessione ssh infatti, il server destinazione richiede l’autenticazione (nome utente e password), e se si vuole eseguire un backup notturno, inserire nome utente e password non è possibile. Esiste quindi un modo per bypassare l’autenticazione ssh creando una chiave rsa e condividendola tra i due nodi (sorgente e destinazione).

Il primo passo è quello di abilitare l’autenticazione con chiave rsa sul server destinazione:

sudo vim /etc/ssh/sshd_config

…e assicurarsi che siano presenti le tre linee seguenti:

RSAAuthentication yes
PubkeyAuthentication yes
AuthorizedKeysFile .ssh/authorized_keys

…e riavviare il server ssh:

sudo /etc/init.d/ssh restart

Bene ora spostiamoci sul server sorgente e creiamo la chiave rsa (consiglio, autenticatevi come root per non avere problemi di permessi):

ssh-keygen -t rsa

A questo punto andiamo nella cartella .ssh nella home (se avete ascoltato il consiglio sarà /root/.ssh) e troverete due file: id_rsa e id_rsa.pub (chiave privata e chiave pubblica). Aprite il file contenente la chiave pubblica, e copiate il suo contenuto per intero.

A questo punto torniamo sul server destinazione e creiamo la cartella .ssh nella home del profilo con il quale si vorrà connettersi via ssh. Qui creiamo il file authorized_keys e copiamoci dentro la chiave pubblica del server. Bene (assicuratevi di assegnare i giusti permessi, in genere 600 al file e 700 alla cartella se non volete che qualcuno si impossessi della chiave rsa) a questo punto dovreste testare la connessione ssh dal server sorgente a quello di destinazione. Vi chiede la password? allora avete sbagliato qualcosa, o avete avuto sfortuna :-P cancellate i file creati e ripartite dalla creazione della chiave.

Se invece tutto sembra andare per il meglio non vi resta che schedulare lo script di rsync.

Per schedulare un job, su linux è buona prassi usare crontab.

Prima di tutto andate nella cartella /root e create un file rsync.sh. Il suo contenuto potrebbe essere una cosa del tipo:

#!/bin/bash

SOURCEPATH=’/source/directory’
DESTPATH=’/destination’
DESTHOST=’123.123.123.123′
DESTUSER=’destuser’
LOGFILE=’rsync.log’

echo $’\n\n’ >> $LOGFILE
rsync -av –rsh=ssh $SOURCEPATH $DESTUSER@$DESTHOST:$DESTPATH 2>&1 >> $LOGFILE
echo “Completed at: `/bin/date`” >> $LOGFILE

…salvate ed è tutto (quasi) a posto.

Non rimane che editare il file di crontab e aggiungere l’istruzione per lanciare ad un’ora prestabilita il file .sh appena creato:

sudo crontab -e

Qui dentro dovrete inserire una linea del tipo:

0 4 * * * /root/rsync.sh

Salvate ed uscite.

Ora il vostro lavoro partirà alle ore 4.00 di tutti i giorni, di tutti i mesi [,di tutti i giorni della settimana])

Bene, ora avete un backup giornaliero dei vostri dati, su un altra macchina. figo no? ;-)

ps: la maggior parte di questa guida, si basa su quest’altra guida, davvero ottima, anche se in anglais…
[ad]

Un software di navigazione gratuito?

Indovinate un po’ chi lo sta preparando? Non ve lo dico neppure

Gustatevi il video:

La notizia è già uscita da un po’ però mi sembra abbastanza importante sottolinearla. Soprattutto visto che fino ad oggi ci sono fior fior di software e dispositivi di navigazione dedicati e ovviamente a pagamento. Google invece sta dotando alcuni dei suoi telefoni con Android con questo software di navigazione.

Ovviamente quando c’è qualcosa che funziona bene, non lo si tocca e proprio per questo il software di navigazione di Big G si basa su google maps.

Al momento questa chicca è in fase di sperimentazione solo negli stati uniti e solo su alcuni telefoni, ma secondo me Tom Tom, Garmin e(…chi? Ovi Maps? ma va laaaaa’!) compagnia bella possono iniziare a preoccuparsi, non pensate?
[ad]

Apple Black Friday!

Come avevo annunciato con largo anticipo, anche quest’anno il primo venerdì dopo il giorno del ringraziamento (festa americana), Apple lancia il venerdì nero. Giornata di sconti su prodotti e accessori apple e di terze parti. Lo scorso anno per i prodotti apple c’era uno sconto che variava tra il 5% e l’8% mentre gli sconti sugli accessori di terze parti era un po’ più generoso.
Gli sconti inizieranno venerdì notte(27 novembre 2009) all’1 e termineranno alla stessa ora di sabato notte(28 novembre 2009)… Datevi da fare!

Ecco il link alla pagina dell’apple store dedicata al black friday

Successivamente ci sarà un’altra giornata speciale sull’apple store, che sarà il Digital Monday, ovvero il lunedì in cui tutti i prodotti acquistati online, verranno spediti gratuitamente.

Fonte: macitynet
[ad]

Google Chrome OS in dirittura d’arrivo?


Stando ai rumors delle ultime ore, domattina (ora del pacifico) Google terrà un evento presso il suo quartier generale, in cui presenterà al pubblico il suo nuovo sistema operativo. Sicuramente ci stupiranno con qualcosa di nuovo e intuitivo, sperando (ma non ho il minimo dubbio) che rispetti gli standard di qualità, ai quali da sempre Google ci ha abituati per i suoi prodotti… Le voci sostengono che sarà inizialmente un sistema per i netbook, per permettere a Big G di iniziare a tastare il terreno e valutare un suo rilascio su più larga scala…
Secondo me domani ne sentiremo parlare, voi che dite? ;-)

Questa è la fonte “originale”

Mentre questa è la fonte tradotta nei versi a noi più comuni… :-P
[ad]

SPDY alias Speedy

SPDY

Tanto per cambiare Google ne ha tirata fuori un’altra… Ora diventano quasi monotoni quelli di Big G a forza di sfornare cose nuove

Questa volta hanno in progetto di rivoluzionare il protocollo HTTP. Come da titolo infatti stanno lavorando a SPDY che si legge SPEEDY. Una nuovo protocollo che dovrebbe continuare a sfruttare HTTP eliminando tutto ciò che fa perdere tempo. Dovrebbe sfruttare un singolo canale e una singola sessione TCP e usando il protocollo sicuro SSL come base per il trasporto dei dati. SPDY utilizzerà tecniche di priorità e di compressione degli header per evitare eccessi di tempo e banda quando i clients contattano i servers.

Gli ingengeri di Mountain View hanno già sviluppato un server web (open source) e una versione ad hoc di chrome per la fase di testing. Dal blog si legge che i primi esperimenti indicano risultati significativi, con le pagine caricate il 55% più rapidamente rispetto allo standard HTTP.

Cosa ne dite? Un’altra rivoluzione nel web, che porterà bandiera googleggiante?

In ogni caso se volete leggere approfondimenti in italiano, vi lascio il link su macitynet, dove io ho letto la notizia.
[ad]

Effettuare un redirect da un vecchio dominio ad uno nuovo

Come tutti voi ben sapete, questo blog in precendenza aveva un altro indirizzo. Quando sono poi passato al nuovo dominio ho scritto un articolo per informare i lettori del cambiamento di dominio.

Per le persone basta questo, ma per un blog indicizzato dai motori di ricerca, tutto ciò non è sufficiente, così ho scoperto come effettuare un redirect senza che l’utente neppure se ne accorga.

Inserendo (o modificando) il file .htaccess all’interno della cartella dal quale si vuole effettuare il redirect, con una regola specifica si può fare in modo che qualsiasi indirizzo relativo al vecchio dominio venga riscritto con il nuovo dominio. La regola da inserire è questa:

redirectMatch 301 ^(.*)$ http://www.tuo-nuovo-dominio.com$1

Ecco fatto, potete verificare andando sul mio vecchio blog http://ilferre.setupstat.com/. Tornerete a http://blog.davideferrero.com.

Prestate però attenzione a dove posizionate il file .htaccess. Se siete in una situazione come la mia, in cui sul vecchio dominio avevo anche un altro sito, il file contenente la regola dovrà essere posizionato nella cartella del sottodominio e non nella root, altrimenti qualsiasi indirizzo contenente il vecchio dominio rimanderà al nuovo indirizzo.
[ad]

Workin’ @

Tanto per cambiare cazzeggiando ho fatto una nuova scoperta…

Partiamo come si usa fare, dall’inizio: da qualche giorno mi sono iscritto all’rss dell’Official Google Blog perchè spesso escono notizie interessanti soprattutto per gli appassionati di Big G… dopo qualche articolo letto ho notato un link ad una “directory” che contiene tutti i blog ufficiali di google (prodotti, servizi, ecc ecc…)… Dopo averne visitato qualcuno, e averne visti di quelli di cui conoscievo già la loro esistenza, ho trovato il blog ufficiale di YouTube. L’ultimo post diceva che l’azienda in questione (youtube.com appunto) è alla ricerca di ingegneri da assumere. Cliccando sulla pagina delle informazioni relative a questo annuncio, ho trovato il video intitolato working@youtube:

Ovviamente inutile dirvi che come i video degli uffici di facebook, anche questi fanno venire parecchio l’acquolina in bocca…

Ho anche scoperto il canale di youtube dedicato alla vita all’interno di google, lifeatgoogle, ovvero come si lavora-vive (il confine tra i due termini credo sia molto sottile per Big G, ma d’altronde chi non lo farebbe?!). Date un’occhiata ad esempio di come si lavora a Google Zurigo:

Figo no? :-D
PS: invece questo è un tipico job meeting a Facebook :-P (il giorno di halloween)

Se volete vedere la gallery completa del giorno di halloween a facebook, qui c’è l’album

[ad]

Ubuntu 9.10 Karmic Koala: prime impressioni

Dopo più di una settimana di utilizzo, posso finalmente dire che la nuova versione di Ubuntu (9.10, ndr) mi soddisfa.

Non ci sono nuove features sbalorditive ma è tutto l’insieme che lo rende, a mio parere, un buon sistema.

Con queste ultime parole appena scritte, scatenerò l’ira di qualcuno che non ama ubuntu (a favore di sbrindosw 7, che non ho ancora avuto il piacere di provare, ma dal quale non mi aspetto nulla di buono, per partito preso… ;-) ) o di altri che (beati loro) vivono nel giardino dell’eden (spero di raggiungervi presto ;-), ma temo non prima di gennaio/febbraio 2010 ).

Dicevo… E’ un buon sistema perchè è stabile, veloce e intuitivo… Come chiunque di voi abbia provato almeno una volta ad installare ubuntu sa, il setup (formattazione, partizionamento e installazione del nuovo sistema) è una cosa molto rapida ed indolore. In pochi minuti (non li ho contati perchè durante l’installazione facevo altro, ma credo siano stati circa 15-20) ho fatto backup dei miei vecchi dati, lanciato la live da usb e lanciato il setup.

Avvio:

Schermata davvio di Ubuntu 9.10

Schermata d'avvio di Ubuntu 9.10

Buone sensazioni, nuova versione di grub (cambia poco, cenni di qualche colore in più, ma lo sostanza è sempre quella e funziona) e nuova grafica all’avvio. In davvero pochi istanti il sistema si avvia e ci si presenta senza troppa fatica la schermata di login. Questa forse è la prima piccola novità che non mi piace: infatti per accedere bisogna cliccare sul nome dell’utente e poi digitare la password, mentre essendo l’unico utente, vorrei non dover usare il mouse o comunque “scegliere” tra una sola opzione e scrivere direttamente solo più la password (ma son dettagli e forse son troppo pignolo…). In sostanza il passaggio ad upstart, va a favore dell’avvio più rapido di questa versione. GOOD.

Grafica:

Giudizio anche qui molto positivo. Nuovo tema grafico, comprensivo di nuove icone nella barra superiore, che ricordano un po’ la barra superiore del mac e tutto sembra molto sciccoso…

Nuove icone di sistema

Nuove icone di sistema

Sono poi stati creati altri temi davvero interessanti e volendo (ma io non ho voluto) ce n’è uno davvero molto mac-like… Personalmente sono un po’ contro il far assomigliare un sistema non mac ad uno pseudo melacomputer che non lo è per nessun motivo. Per cui accetto di buon grado questo nuovo tema predefinito, e il suo color marrone-koala-col-mal-di-pancia (per stare in tema di koala) perchè nonostante tutti dicessero che gli faceva schifo sto colore, ubuntu continua ad andare per la sua strada, migliora il “marrone” e riesce quasi a farlo piacere in questa versione. NB: l’ho usato per qualche ora, poi come faccio dalla 6.06 vado in Sistema->Preferenze->Aspetto e modifico il marrone con un bel blu, che preferisco… ;-)

Il mio desktop

Il mio desktop (clicca per ingrandire)

Software Center:

Nothing of new… Niente di nuovo per i non anglofoni… è semplicemente il vecchio “Aggiungi/Rimuovi”, probabilmente con qualche software in più, probabilmente si vuole portare l’idea dell’apple store anche nella comunità ubuntista… Anche se non credo in una sua esplosione o in una comparsa di applicazioni a pagamento direttamente in questo store… In ogni caso funziona bene da parecchie versioni ed è un’aggiunta positiva di questo sistema… In pochi istanti si cerca, si trova e si incomincia ad usare il software di cui si ha bisogno…

Effetti grafici:

Qui arrivano le note dolenti… Sul mio pc funzionano, senza problemi, sono già attivi dalla live e funzionano senza installare nulla, niente, nada e sono parte integrante del sistema base… ma io li ho disattivati… :-) Quando il sistema deve fare qualcosa di pesante viene rallentato, e questo non dovrebbe succedere… Si vorrebbe imitare il mac, ma os x ha qualcosa di magico (hardware chiuso?) per cui quegli effetti grafici sono davvero parte integrante del sistema e non influiscono negativamente sulle prestazioni. Non ho provato gli effetti avanzati, ma il famoso “cubo” dovrebbe esserci, per gli affezionati…

Applicazioni:

Nessuna novità eccezionale, qualche piccolo cambiamento come ad esempio Empathy al posto Pidgin… Proprio Empathy diventa parte integrante del sistema, tra le icone in alto a destra c’è la busta che fornisce facile accesso al client di posta (Evolution) e quello di messaggistica appunto. Altra nota positiva l’ottimo punto raggiunto da google-chrome-unstable ovvero la beta in fase di sviluppo del browser di casa Big G, arrivato ad una versione davvero accettabile ed usabile. Per il resto, tutto come prima. ;-)

In sostanza il sistema è funzionale e non è da disdegnare soprattutto se si pensa che non si deve scucire un euro per avere tutto che funziona… Funziona per lavorarci su? Al solito, se uno non lavora sulla grafica pesante, può essere una buona fonte di risparmio… Come sostengo da un po’ di tempo, se certe aziende o il sistema pubblico provasse ubuntu per le proprie segretarie (la maggior parte usa word ed excel e stop) si potrebbero risparmiare un bel po’ di dindi… pensateci…

Come si può capire sono ampliamente soddisfatto di questo SO e vi consiglio di provarlo :-)
[ad]