Installare Ubuntu Server 10.04 LTS con RAID 10 e LVM

Eccomi qua! Dopo un po’ di tempo con poche “scoperte” interessanti, oggi ritorno con un articolo che riguarda i server.

Ovviamente quando parlo di server, parlo di linux e ancora più nello specifico di Ubuntu.

Ultimamente per andare sul sicuro mi sono abituato ad utilizzare solo più le versioni LTS ossia le Long Term Support, le versioni supportate per 3 anni, decisamente molto più stabili rispetto alle altre.

Quando si installa un server generalmente si ha a che fare con la necessità di mantenere il più possibile al sicuro i dati che vi verranno salvati e per fare ciò è buona norma gestire lo spazio a propria disposizione con il RAID ossiamo un sistema di replica delle informazioni in tempo reale che tenta di ridurre al minimo le possibilità di perdita di dati (ridurre, non eliminare, ne ho le prove ;-) ).

L’installazione di Ubuntu consente di creare un RAID software nel caso in cui il server che stiamo preparando non abbia un sistema di RAID hardware.

Tralasciamo la discussione sulla scelta del RAID, per quello che ho potuto provare sulla mia pelle in genere è sempre meglio un RAID 0 o un RAID 1 o meglio ancora un RAID 1+0 detto anche RAID 10 perchè a differenza dell’alternativo RAID 5 lascia i dati in chiaro e quindi leggibili in qualsiasi momento, anche collegandolo su un’altra macchina (in caso di problemi). Detto ciò, veniamo a come preparare le partizioni per costruire il RAID.

Prendendo l’esempio di 2 dischi da 500 Gb vi conviene creare due partizioni primarie per ciascun disco (scegliete la voce “partizionamento manuale”): una dimensionata il doppio della ram presente sul server, e una con lo spazio rimanente. Ripetete la stessa cosa con le altre due partizioni dell’altro disco. Per ogni partizione alla voce “usare come” dobbiamo ricordarci di impostare “volume per il raid”. Fatto ciò possiamo terminare il partizionamento e configurare gli array raid tramite l’apposito menu, scegliendo il raid desiderato e settando quanti dischi usare per il raid (2) e quanti dischi di spare(0).

Come detto dobbiamo configurare due array, uno per la swap e uno per il sistema vero e proprio. Per il primo array scegliamo i due volumi a cui abbiamo assegnato il doppio della dimensione della ram, confermiamo e passiamo alla configurazione del secondo array con i restanti due volumi.

Finita la configurazione dei due array del raid possiamo terminare l’operazione e scrivere le modifiche.

Quando apparirà nuovamente la schermata con le tabelle delle partizioni potremo notare che sono state aggiunte due voci all’elenco, ossia quelle corrispondenti ai due arrays. A questo punto possiamo creare due partizioni (una per array) e impostare la voce “usare come” su “volume per LVM”.

L’LVM è un gestore dei volumi logici, ossia consente di creare dei volumi “estendibili” in qualsiasi momento. Infatti smontando i volumi si possono aumentare le loro dimensioni senza dover formattare e senza subire perdite di dati, e addiritture si possono raggruppare in un unico volume più dischi (anche aggiunti in un secondo momento). Un po’ quello che si può fare tramite l’ormai conosciutissimo GParted in Ubuntu desktop.

Tornando all’installazione del nostro ubuntu server, una volta impostate le nostre partizioni come volumi per LVM possiamo procedere alla creazione dei due volumi logici, come già detto uno per lo swap e uno per il sistema. Una volta confermata la creazione dei due volumi logici (dovrete assegnare un nome ai volumi da creare, ad esempio “swap” e “srv”) nella tabelle delle partizioni troveremo altre due voci, rappresentati i due nuovi volumi appena creati.

A questo punto possiamo procedere alla creazione delle partizioni da far usare all’installazione di Ubuntu: una da impostare come “volume swap” e l’altra da impostare con ext4 (o ext3 per i più tradizionalisti :-P ). Ovviamente la partizione formattata con ext4 dovrà avere come punto di mount “/” (root). Confermate queste modifiche l’installazione procederà a gonfie vele, e in pochi minuti il vostro server sarà pronto per l’uso! :-)

3 Risposte a “Installare Ubuntu Server 10.04 LTS con RAID 10 e LVM”

  1. theinfiltrated says:

    Devo purtroppo segnalarti delle inesattezze: non è affatto vero che i volumi impostati come raid 1 (o 10 o qualsiasi altra cosa) SOFTWARE sono FACILMENTE leggibili da altre macchine; il recupero è spesso problematico poiché il contenuto appare illeggibile, e non c’è modo di fare il boot, a meno che non si tratti del primo disco (nel caso del raid 1), ovvero quello dov’è installato grub. Una soluzione potrebbe essere installare grub nell’mbr di ogni disco e “sperare” che i numeri di disco (hdN, sdN ecc) si riaggiustino nel modo corretto, oppure è necessario intervenire manualmente (si potrebbe anche predisporre grub in floppy/cd). Inoltre questa procedura non è ancora ben supportata da grub2. Anche la gestione di un volume lvm “sminchiato” non è cosa da newbie: a cosa serve la ridondanza se poi non siamo in grado di recuperare efficacemente e/o in tempi ragionevoli i nostri dati? Mi sarebbe piaciuto vedere affrontato, proprio a livello di comandi da utilizzare, qualche caso di recupero REALE dopo guasto di un volume…

    • davide says:

      Ciao, non preoccuparti mi fa piacere discutere di queste cose.. Effettivamente ho tentato una sola volta un ripristino ma era una situazione parecchio incasinata perchè si era rotto un disco e durante il replace del disco rotto si è rotto un secondo disco, quindi c’era un po’ di casino sui numeri degli hd ;)
      Quello che mi è stato detto è che mentre per il raid 0, raid 1 e le loro combinazioni (1+0 o 0+1) i dati vengono scritti così come sono sui dischi mentre per il raid 5, 6 ecc i dati vengono scritti utilizzando funzioni di parità e/o ridondanza che servono per ricostruirli nei casi di fail. Confermi che è così? Io intendevo questo, forse non sono riuscito a spiegarmi. ;-)

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